Sembra sempre più probabile che, in questa stagione, il discorso per l’MVP sia una questione esclusiva tra Russell Westbrook e James Harden.
Il playmaker dei Thunder fino a questo momento ha ricevuto molti complimenti e si trova meritatamente nella conversazione per il Most Valuable Player, vista la tripla doppia di media che sta facendo registrare in questa stagione e i suoi Thunder in piena lotta per una posizione tra il settimo e quarto posto nella Western Conference.
Per quanto riguarda Harden, però, i numeri non sono assolutamente da meno, e il #13 si presenta come leader assoluto di quella che forse è stata la vera rivelazione della stagione finora, gli Houston Rockets.
Senza dichiarare esplicitamente di essere lui a meritare il premio, dunque, il Barba ha parlato ultimamente di come chi andrà a votare dovrà tenere in considerazione il successo delle rispettive squadre accanto alle statistiche dei giocatori:
“Ovviamente per meritare il premio bisogna disputare una grande stagione a livello individuale“- ha detto Harden al Houston Chronicle. “Ma trovo che la posizione in classifica della tua squadra sia quantomeno altrettanto importante. Devi aver portato i tuoi compagni tra le prime posizioni della conference. Una volta fatto questo, prova ad immaginare di sottrarre le tue prestazioni alla squadra, per capire quale sia veramente il tuo impatto sulle partite e se la tua presenza è necessaria per vincerle“.
La stagione di Harden è senza dubbio stata di altissimo livello fino a questo momento, con 28.9 punti, 7.9 rimbalzi e 11.2 assist (il migliore nella lega) a partita come playmaker, molto vicino alla tripla doppia di Russell Westbrook.
L’ex UCLA sta infatti viaggiando a 31.9 punti (miglior ‘marcatore’), 10.5 rimbalzi e 10.1 assist di media, guidando inoltre l’NBA per usage rating (41.4) e impatto reale sul parquet (22.6), per non parlare dei 5.9 punti negli ultimi minuti delle partite punto a punto, altra classifica in cui Westbrook è al primo posto.
I Rockets sono avanti negli scontri diretti con i Thunder per 2-1 in questa stagione, ma tutte e tre le partite sono state decise da uno o massimo due possessi decisivi nel finale.
