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Oklahoma City Thunder

Thunder, Jackson: “Non sento la pressione”

L’avvio di stagione dei Thunder è stato al limite della tragedia dal punto di vista degli infortuni, un’ecatombe che non ha risparmiato nessuno: né le stelle – come Kevin Durant e Russell Westbrook – né i comprimari – vedi Anthony Morrow e Perry Jones. I guai fisici hanno tolto così alla squadra sicurezze tecniche e di leadership oltre che uomini nella rotazione e hanno limitato OKC ad un modesto 3-6 di record nelle prime 9 gare, una partenza troppo lenta per una squadra che si candidava ad un serio ruolo di contender seppur dimezzata dagli infortuni.

Uno dei pochi rimasti “sani” è Reggie Jackson, che si trova così sbalzato dall’essere la terza-quarta opzione offensiva della squadra a diventare per necessità il go-to-guy per i compagni, senza contare di doversi sobbarcare il peso della guida emotiva nei momenti cruciali delle partite. Tuttavia il prodotto di Boston College, nativo a Pordenone, non teme le responsabilità come dichiarato ad Adrian Wojnarowski di Yahoo! Sports.

“Per noi è come se fossero già iniziati i Playoffs: dobbiamo giocare con quella durezza se vogliamo superare questo momento complicato, in attesa del ritorno dei nostri compagni infortunati. Per quanto mi riguarda, sono consapevole che tutti gli occhi dei miei compagni sono rivolti su di me ma questo non mi spaventa: non sento alcuna pressione, anzi sono ancora più stimolato per tentar di non deluderli. Mi piace questa squadra perché è formata da persone vere che non si piangono addosso e non accampano scuse, ma si rimboccano le maniche e si supportano le une con le altre”.

 

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