1.2 STRUTTURA DEL SALARY CAP: Salary Floor, Salary Cap, Luxury Tax e Apron
Il Salary Cap NBA viene definito come “Soft Cap”, ossia flessibile, morbido. A differenza dell’Hard Cap[1], dove il limite del Salary non può essere superato per nessun motivo e non sono ammesse eccezioni, il Soft Cap permette alle franchigie di poter mettere sotto contratto giocatori e/o effettuare scambi che eccedono il limite del Salary Cap, ma solo se effettuate sotto certe condizioni previste all’interno del CBA. Questa è una caratteristica fondamentale che differenzia la NBA da tutte le altre leghe americane professionistiche esistenti come la NFL, MLB e la MLS.
Il Soft Cap permette di avere vantaggi considerevoli in termini pratici. Per esempio il rinnovo del contratto di un giocatore simbolo di una franchigia diverrebbe impossibile se fossimo sotto l’imposizione di un Hard Cap, in cui bisogna prestare attenzione a non superare un certo limite salariale; un’offerta congrua con il valore dell’atleta potrebbe quindi non essere presentabile a causa delle stringenti regole, situazione che viene invece superata se tale azione viene effettuata in base ad alcune circostanze previste dal Soft Cap stesso. Non c’è niente di più bello per i tifosi poter continuare ad avere nella propria squadra il giocatore che la rappresenta in tutto e per tutto. Nella NBA questa “situazione” tende ad essere protetta.
Il Salary Cap NBA prevede la presenza di quattro soglie base: il Salary Floor, il Salary Cap, la Luxury Tax Line e l’Apron. Per quanto riguarda il Salary Floor questo viene inteso come un limite minimo che deve essere raggiunto: ogni franchigia è obbligata a spendere un certo ammontare di danaro in ingaggi di giocatori durante la costituzione di una squadra. Il Salary Cap rappresenta, come detto in precedenza, la somma massima che una squadra può spendere in salari. La Luxury Tax Line è invece quella soglia che se superata comporta il pagamento di una penale. L’ultimo livello di soglia presente all’interno del Salary Cap è rappresentato dall’Apron: trattasi di limite massimo oltre il quale certe operazioni di mercato non potranno più essere effettuate.
Il limite Cap viene calcolato prima dell’inizio di stagione in base agli introiti (BRI [2] ) realizzati dalla lega che comprendono per esempio le entrate derivanti dai diritti televisivi, sponsorship, proventi delle Arene e così via. Il sindacato giocatori (NBPA) e il commissioner [3] della lega stessa si incontrano prima dell’inizio del mercato per negoziare l’ammontare previsionale del BRI su cui poi verrà calcolato il Salary Cap stagionale.
Il BRI è sempre oggetto di forte discussione tra le parti, e nel peggiore dei casi si può arrivare anche al Lockout per l’impossibilità di trovare un accordo nella ripartizione dei proventi. Se il sindacato giocatori e la Lega non riescono ad arrivare ad un soluzione entro la fine dello July Moratorium solitamente l’importo del BRI stimato viene determinato in base all’ammontare delle entrate derivanti dai diritti delle Tv nazionali più il BRI della stagione precedente aumentato del 4.5%. Detto questo il calcolo del Salary Cap viene effettuato di conseguenza: 44.74% del BRI stimato, diminuito di alcuni benefits anch’essi stimati, diviso il numero di squadre presenti all’interno della lega, in questo caso 30.
La National Basketball Association ha annunciato lo scorso luglio il Salary Cap per l’attuale stagione: 63.065.000 dollari (circa 4.500.000 $ superiore a quello dello scorso anno). Detto questo, se il Salary Cap è un tetto che comporta una serie di limitazioni una volta superato, al contrario il Salary Floor è il limite minimo che ogni franchigia deve osservare. In altre parole il Salary Floor obbliga le varie squadre NBA a spendere un certo quantitativo di danaro in ingaggi di giocatori, quest’anno il 90% del Salary Cap, quindi 56.758.500 dollari.
Se per diversi motivi una società non riesce a raggiungere la soglia minima indicata, questa sarà comunque obbligata a fine stagione a ridistribuire il disavanzo ai giocatori presenti nel roster. Nel calcolo del Salary Floor bisogna tenere conto di quanto effettivamente speso durante l’anno per i contratti dei giocatori, compresi anche quelli non garantiti e quelli decadali. Non rientra invece il buyout pagato da una squadra NBA per liberare un giocatore da una squadra non appartenente alla lega.
In linea di principio fossimo i proprietari di una franchigia NBA, nella costituzione della nostra squadra dovremmo prestare attenzione a raggiungere il Salary Floor (56.758.500 $) e rispettare il Salary Cap (63.065.000 $), con la possibilità di superare quest’ultimo in alcuni casi, stando ancora attenti a non superare il limite oltre il quale scatta la Luxury Tax. Quest’anno l’ammontare da non valicare per non incorrere in questa sanzione è di 76.829.000 dollari.
Questo significa che le franchigie che operano sul mercato oltrepassando questo importo dovranno poi pagare una vera e propria tassa di lusso. Negli anni precedenti questa prevedeva il pagamento di un dollaro di tassa ad ogni dollaro di sforamento, ma con l’inizio della nuova stagione le regole sono cambiate: 1.50 dollari di tassa per ogni dollaro di sforamento, se questo è contenuto tra 0 e 4.999.999 $, altrimenti la sanzione aumenta come riportato con precisione nella tabella proposta qua sotto. Fino il 50% dei ricavi della tassa può essere destinato direttamente alle franchigie che la tassa non la pagano, ma questo non è obbligatorio. Mentre almeno il 50% dei soldi raccolti verrà utilizzato per le cosiddette “League purposes”, ossia scopi ulteriori della NBA che possono prevedere anche la distribuzione del denaro alle franchigie. Nella scorsa stagione il 50% di tale gettito è stato utilizzato come fonte di finanziamento del programma di “Revenue Sharing”, mentre il rimanente è stato distribuito alle franchigie fuori dal livello di tassazione.
Sforamento | Standard | Repeater | |||
Da | A | Tassa | Totale massimo | Tassa | Totale Massimo |
$0 | $4,999,999 | $1.50 | $7.5 milioni | $2.50 | $12.5 milioni |
$5,000,000 | $9,999,999 | $1.75 | $8.75 milioni | $2.75 | $13.75 milioni |
$10,000,000 | $14,999,999 | $2.50 | $12.5 milioni | $3.50 | $17.5 milioni |
$15,000,000 | $19,999,999 | $3.25 | $16.25 milioni | $4.25 | $21.25 milioni |
$20,000,000 | N/A | $3.75, ulteriori $0.50 per ogni $5 milioni. | N/A | $4.75, ulteriori $0.50 per ogni $5 milioni. | N/A |
L’apron invece è il limite oltre il quale subentrano le limitazioni più pesanti alle mosse di mercato ed è fissato a 4 milioni di dollari oltre il limite della Luxury Tax.
[1] Utilizzato per esempio nella NFL
[2] Basketball Related Income
[3] Il presidente della NBA. Attualmente l’incarico è ricoperto da Adam Silver, in carica dal Febbraio 2014.