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NBA, Vlade Divac si dimette da GM dei Kings

Il dirigente di Sacramento, ha rassegnato le dimissioni dopo la sua permanenza di cinque anni in squadra

Il general manager dei Sacramento Kings Vlade Divac, ha rassegnato le dimissioni. Appena un giorno dopo aver finito l’avventura nella bolla con un risultato di 3 vittorie e 5 sconfitte, mancando l’accesso ai playoff per la quattordicesima volta di fila, i Kings perdono il loro GM.

Joe Dumars, vincitore del premio di dirigente dell’anno nel 2002-2003 con i Detroit Pistons è stato nominato vice presidente delle operazioni ad interim e occuperà immediatamente il posto di GM.

“La decisione non è stata facile, ma crediamo che sia la strada migliore da percorrere, vogliamo costruire una squadra vincente, quella che i nostri fan meritano. Ringraziamo Vlade per la sua leadership e per il lavoro che ha fatto dentro e fuori al campo, sarà sempre parte della famiglia Kings.”

Queste le parole del proprietario della squadra Vivek Ranadivé, il quale aveva ingaggiato Divac nel 2015, a soli due anni dall’acquisto della franchigia. Vlade Divac ha preso subito le responsabilità da GM, cambiando anche due coach per la sua squadra: George Karl per il 2015 e il 2016, e Dave Joerger dal 2016 al 2019, prima di prendere Luke Walton proprio nel 2019 con un contratto fino al 2022-2023.

I Kings sono attesi da un periodo piuttosto importante, con l’imminente NBA draft e la finestra di free agency, in cui la squadra dovrà rinforzarsi. Dumars subentrante come nuovo general manager, dovrà risolvere per prima cosa la grana che riguarda Buddy Hield. Il giocatore infatti, acquistato tramite scambio nel 2017 in cambio di DeMarcus Cousins, si è detto non molto contento del suo ruolo nonostante abbia segnato un contratto da 4 anni per 86 milioni di dollari.

I Sacramento Kings hanno però le basi giuste per ripartire. A seguito dei suoi infortuni, i dirigenti si saranno mangiati le mani per aver chiamato Marvin Bagley III al draft 2018 invece che Luka Dončić, ma dovranno fare di tutto per riportarlo a quel giocatore di talento che era al college. Lui, assieme a De’Aaron Fox, dovranno essere la base della nuova squadra, che ha l’obiettivo di tornare a essere competitiva.

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