Il caso Blake, qualche mese fa, aveva rischiato di far saltare definitivamente la stagione NBA: dopo l’episodio, i Bucks avevano deciso di boicottare l’imminente sfida contro i Magic e avevano ricevuto anche il sostegno delle altre squadre.
Il caso, lo ricordiamo, ha visto, il 23 agosto scorso, un ufficiale di polizia sparare 7 colpi di pistola alla schiena di Blake. Un episodio di violenza come tanti, troppi, che hanno interessato l’opinione pubblica americana. Blake è adesso rimasto paralizzato.
La notizia è che il procuratore distrettuale della contea di Kenosha, Michael Graveley, ha deciso di non incriminare Rusten Sheskey per mancanza di prove che confutassero l’intenzione di autodifesa del poliziotto.
I Bucks hanno pubblicato un comunicato non espressamente diretto alla sentenza sul caso Blake, ma contro ogni forma di violenza da parte della polizia:
L’organizzazione Bucks si schiera fermamente contro l’eccessivo uso della forza da parte della legge. L’anno appena trascorso ha fatto luce sulle ingiustizie di tipo razziale che colpiscono i nostri afroamericani e le altre comunità emarginate. Situazioni ricorrenti di uso eccessivo della forza e escalation immediate quando si tratta di persone afroamericane devono immediatamente smettere.
Continueremo a lavorare affinché ci sia un cambiamento di regole in modo che certi incidenti non accadano più. Come organizzazione, rimarremo fortemente impegnati nell’ambito dell’ingiustizia sociale e dell’antirazzismo per provare a portare cambiamenti significativi agli afroamericani e a tutte le comunità emarginate.
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